Si intitola Bandiera sulla luna l’ultimo e atteso album in studio della cantautrice pugliese Erica Mou (all’anagrafe Erica Musci) ed il brano che fa da apripista come primo singolo estratto è Svuoto i cassetti, in cui racconta di un trasloco fisico ed emotivo, di un nuovo inizio.

La traccia Roma era vuota, una splendida ballata che racconta di un sogno suggestivo per cui ascoltandola sembra proprio quasi di “ballare a Piazza Navona sotto la luna piena”, precede la malinconica Ragazze posate, dove canta versi davvero significativi (<<Per un solo bisogno di pace / E pur di sentire calore / Tuffarsi tra le braccia sbagliate / E raffreddare il cuore>>).

In Non so dove metterti, una canzone davvero ironica e schietta, che sa di casa e di fatti concreti, ritroviamo la stessa sincerità della cruda ed incisiva Al freddo, in cui emergono tanta grinta e sfumature Rock.

La cantautrice, in quest’ultimo lavoro, sperimenta e gioca molto con gli arrangiamenti (soprattutto con i cori) che sono curati in ogni singolo brano. Canzoni come L’unica cosa che non so dire, Irrequieti o anche la bella Amare di meno, originale per la scelta dell’utilizzo della fisarmonica, ne sono un esempio.

Erica narra esperienze e storie di vita sempre con precisione, come si può notare dai versi del particolare brano, col ritornello in lingua francese, Souvenir <<Mio padre scrive le date dietro le foto sbiadite / Tua madre le tiene mischiate dentro i cassetti pieni / A noi restano solo telefoni rotti / Ma non preoccuparti, io scatto le foto con gli occhi>>.

Bandiera sulla luna è un album caldo, luminoso, a tratti commovente ma forte. È completo perché ricco di elementi differenti presi in prestito dai suoi precedenti dischi. Contiene persino una cover molto personale di Azzurro, che acquista un valore aggiunto e smorza il peso che un pilastro della canzone italiana di quel calibro può portare con sé. È un album che non delude le aspettative e a cui l’artista ha dato, senza ombra di dubbio, un “finale ad effetto”.

Da ascoltare *8*